Cose di bici è una newsletter che parla di biciclette e altre felicità.
L'ho esplorato (il mondo) e non ho trovato altro che zucchero e violenza. (Poor Thing!)
Sono tornata a Milano e già mi manca (i)l’aria.
Anzi a dire la verità mi manca avere il verde tutt’intorno, sentire i rumori della giungla e non quelli del traffico e mentre cerco di metabolizzare questa cosa vedo persone che tagliano larici secolari per costruire una pista da bob temporanea per le olimpiadi e mi viene da piangere.
L’illusione di un’umanità che possa esistere separatamente dal resto della natura ha condotto a crisi ambientali gravissime, come i cambiamenti climatici o lo stesso declino della biodiversità. (Ultimo rapporto Ipbes)
Il colore verde è forse la cosa che più mi manca quando sono qui a Milano, e si, lo so che ci sono tantissimi parchi e il bosco verticale (?!) ma quello che mi manca davvero è il verde diffuso, quello che non devi cercare, che c’è e basta, e fa bene. Sono stanca di vivere in città in cui il grigio del cemento è il colore prevalente.
Forse è questa la vera ragione che mi ha spinto anni fa a prendere la bicicletta ed iniziare a pedalare senza meta.
/im·pu·ne·mén·te/
Quando invito degli amici a cena mi preoccupo che si sentano accolti, faccio in modo che quello che cucino soddisfi il più possibile le loro esigenze e preferenze alimentari, sistemo la sala affinché sia confortevole e scelgo la musica più adatta al mood che voglio ricreare. Bene, vorrei che chi amministra le nostre città si preoccupasse di fare lo stesso per tutti noi che ogni giorno usiamo la bicicletta.
In quanto persona che va in bicicletta vorrei sentirmi accolta, vorrei che la città in cui vivo mi facesse sentire la benvenuta e non un peso, vorrei che ci fossero spazi pensati per me e per le mie comodità, vorrei avere i servizi di base e vorrei che tutte le attività, dalla libreria al centro estetico passando per il ristorante stellato e il supermercato fossero bike frendly, vorrei che ci fossero poggiapiedi ai semafori e rampe per bici sulle scale di tutte le metropolitane, vorrei rastrelliere, migliaia di rastrelliere. Vorrei poter dire, mentre me la pedalo felice per le strade di Milano, “che bello, hanno pensato anche a me, si sono preoccupati delle mie esigenze!”.
Pago le tasse tanto quanto la persona che parcheggia la sua auto in doppia fila, sul marciapiede, sulla pista ciclabile o sulle strisce pedonali, quanto quelle persone che guidano in maniera sconsiderata mettendo a repentaglio la mia vita e quella di tante altre persone, impunemente. Io però non inquino (causando gravi problemi ambientali e di salute alla popolazione e quindi generando spese per la sanità), non deturpo il suolo pubblico parcheggiando su parterre alberati e zone verdi, io sono una cittadina responsabile, che ha a cuore il bene della comunità e della città, e troppo spesso le mie esigenze non vengono prese in considerazione da chi questa città la amministra e da chi la abita, troppo spesso mi trovo ad assistere ad episodi di aggressività e soprusi per le strade, e da quello che vedo in giro non succede solo a me.
Mi piacerebbe che le cose cambiassero, in fretta.
Che poi io magari tra un po’ di tempo da questa città me ne vado anche, ma voglio che sia una città più giusta per chi decide di restare o non può fare altrimenti.
Scusate lo sfogo, sono piuttosto emotiva ultimamente, è per via di una cosa che sta per succedere, ve ne parlo presto. Grazie per la comprensione ♡
Milano Smog Week (cit)
Cosa possiamo fare per evitare che diventi la normalità:
prendere i mezzi pubblici e la bici
mangiare vegetale più possibile, gli allevamenti intensivi fanno male agli animali, all’ambiente e a noi anche di più
spegnere i riscaldamenti
scendere in piazza a manifestare
Se non potete fare nessuna delle precedenti cose non importa, fate la vostra parte sensibilizzando le persone che vi stanno intorno, (pre)occupandovi del problema, magari proprio inviando questa newsletter ツ
La guida spericolata per impressionare o spaventare è un abuso?
Io dico di si, e vedendo le risposte sotto questo post di marie claire direi che non sono l’unica a pensarla così. So per certo che vi è capitato almeno una volta nella vita di sentirvi intrappolate/i nell’abitacolo di un’automobile con il solo desiderio di voler uscire fuori perché chi è alla guida ha deciso di mettere a rischio la vostra incolumità e quella di chi è in strada guidando in maniera spericolata con l’obbiettivo di incutere timore, dimostrare la propria superiorità, impressionare chi si trova al posto del passeggero. Un abuso a tutti gli effetti.
Pedalare in posti belli
Sono aperte le iscrizioni per il Grand Escape Slovenia, i posti sono limitati, i panorami mozzafiato, che aspettate?
Città che ce la stanno facendo
È possibile azzerare il traffico in una metropoli con milioni di abitanti? Singapore è alle prese con questa sfida da più di 60 anni fa e sta raggiungendo incredibili risultati. In questo video ci spiegano come.
Chinatown, tutto ok?
Era il mio posto preferito nel centro di Milano, sta cambiando velocemente, ne parla in questo articolo Noemi di Cookingwiththehamster.
Varie ed eventuali
Storie di donne, ciclismo e carriera: un podcast a tema donne e biciclette di Michela Fenili
Le nuove stampe di cori.moves da collezionare perché sono super cool e perchè facendolo supporterete le sue prossime avventure in bicicletta
Cose da fare
martedì 27 h19:00 a Rivolta d’Adda: Blue Moon Gravel Night
mercoledì 28 h18:00 presso la Biblioteca di Parco Sempione: Sguardi di Milano #2. Milano a due ruote
(fino al 7 maggio) Engeki Quest in Milan: un’idea carina per scoprire la città da un nuovo punto di vista.
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