Cose di bici è una newsletter che parla di biciclette e altre felicità.
Scrivo da Porto Palermo, la baia più grande e bella (così dicono) della costa ionica, un piccolo promontorio con mare cristallino e una storia da raccontare. Sul promontorio collegato alla terraferma da una stretta striscia di terra c’è una fortezza, il castello di Ali Pasha.
Il castello secondo la leggenda è stato costruito da Ali Pascià come dono a una delle sue mogli, Vasiliqi e utilizzato per nascondere il suo tesoro (lo stesso tesoro che viene citato da Dumas nel libro Il Conte di Montecristo). Una volta finiti i lavori, Ali Pascià fece uccidere tutti gli operai e i due architetti, affinché non rivelassero informazioni sulla planimetria della fortezza.
Qualche anno più tardi i sotterranei e i depositi furono usati dal re Zog come prigioni per i dissidenti e in seguito la fortezza divenne anche prigione italiana e, durante il comunismo, campo di lavoro e zona militare.
L’Albania è un paese pieno di ferite.
Siamo in viaggio da quatto giorni e ce ne sono successe di tutti i colori. Ci hanno rubato un telefono di notte mentre dormivamo a Ksamil, abbiamo assistito ad un grosso incendio nella zona di Qeparo, proprio sulla montagna alle spalle del nostro alloggio in campagna, litigato in barese con un poliziotto albanese e urlato parecchio agli automobilisti sulle strade trafficate. Mancano ancora 3 giorni di viaggio, che avventura.
Pedalare qui è difficile, lo stile di guida è decisamente sportivo, in città e fuori. A ripagarci però ci pensa la natura. Mare cristallino, montagne verdi e colline sinuose, è tutto troppo bello. Si mangia anche molto bene, feta, pomodorini, pesce e carne locale cucinati alla griglia , e miele dolcissimo.
Le persone che abbiamo incontrato sono gentili e accoglienti, soprattutto nelle località meno turistiche, ma su certi aspetti è un po’ come tornare indietro nel tempo. In pochissimi locali siamo riusciti a pagare con carta e in pochi parlano inglese, ma in italiano riusciamo a farci capire benissimo. Se state pianificando un viaggio qui, ricordate di portare cash, accettano anche €.
È la prima volta che faccio l’esperienza di un viaggio in coppia, mi sta piacendo, non di più e non di meno del viaggio in solitaria, è semplicemente un altro viaggiare, a tratti più dolce. Non è facile trovare la persona giusta con cui condividere le fatiche e le bellezze di un viaggio in bici, ma vale la pena provarci. Davanti ad un bel tramonto o durante una salita difficile, è bello avere una persona accanto, la fatica si dimezza e le emozioni si moltiplicano.
Stanotte dormiamo in questa casetta di legno nel Parco Nazionale di Llogara, per arrivarci abbiamo pedalato sul Passo di Llogara, 1000 metri di dislivello sui tornanti vista mare, che spettacolo.
La bicicletta è il mezzo che ho scelto per vedere il mondo, mai scelta fu più azzeccata. Sono libera e felice.
La prossima newsletter la scriverò da Milano e sarà come le precedenti, ci sono tanti eventi in arrivo e non vedo l’ora di tornare a pedalare con voi.
Tutte le considerazioni sul viaggio le trovate nei post su Instagram e più avanti condividerò informazioni più precise su tracce e alloggi.
Per adesso, saluti e baci dall’Albania ♡
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